È attiva, con impegno e costanza, a Santa Margherita Ligure, l’Associazione Amici del Tombolo, sempre protagonista in occasione dei vari momenti dedicati in città alla manifestazione “Il Bello delle Donne Liguri”, che prevede diverse iniziative, distribuite nel corso di tutto l’anno, e organizzate coinvolgendo a turno tutti i quartieri della città.


Nel corso del 2019 tre associate, Giuliana Fabbri, Nilde Catania e Luisa De Gasperi (presidentessa dell’Associazione), si sono peraltro aggiudicate il primo premio al concorso cittadino dal titolo “Le Donne del Tombolo”, promosso in occasione del mercatino “Il Bello delle Donne Liguri”, presentando un manufatto lavorato e progettato in gruppo, dal titolo “Intrecci senza tempo”.
Questo merletto (nella foto) rappresenta due merlettaie al lavoro, una è lavorata in color écru e rappresenta una donna anziana vestita in foggia antica; l’altra, creata con fili colorati, è invece una ragazza giovane che indossa abiti moderni, tacchi alti e addirittura sfoggia una ciocca di capelli viola. Ad unire le due donne, e quindi le due epoche, un pizzo che passa da un tombolo all’altro, senza interruzione, la “Bella Nina”, il più tipico e popolare dei pizzi liguri, il quale, lungo il suo percorso, muta di colore: nasce infatti écru e poi, gradualmente, si colora con le tonalità dell’arcobaleno. Ultimo particolare: il merletto è stato applicato su di un fondo di stoffa jeans, tessuto ligure per eccellenza, senza tempo, proprio come il merletto.
Le merlettaie al lavoro e i loro manufatti sono visibili nei pomeriggi in cui si svolge il corso di merletto ligure, nella sede di via Algeria 10, a Santa Margherita Ligure; inoltre, in occasione di feste patronali e varie manifestazioni, vengono allestite mostre all’aperto allo scopo di divulgare, e far conoscere, questa antica tradizione.
Altra importante attività portata avanti dagli Amici del Tombolo è quella della ricerca storica, volta ad acquisire il maggior numero di notizie riguardanti il merletto ligure, le sue tecniche di lavorazione e i suoi disegni tipici. A questo scopo le associate svolgono ricerche su archivi storici, presso persone anziane che conoscono e praticano ancora l’arte del merletto, e raccolgono pizzi e cartoni di lavoro antichi. Molti materiali sono stati raccolti e donati alla sala comunale del museo Meistri e Mesté di via XXV Aprile a Santa Margherita Ligure, assieme ad un buon numero di tomboli antichi, con pizzi in fase di lavorazione, che sono stati messi in ordine e restaurati dalle merlettaie dell’associazione.
Dalla ricerca storica svolta presso gli archivi delle chiese e l’archivio storico comunale è nato il libro “C’era una volta il pizzo a tombolo di Santa Margherita Ligure” (Sagep editore). In collaborazione con l’Ente Parco di Portofino, è stato pubblicato invece il libro “I pizzi di Genova e di Santa Margherita Ligure” (Edizioni del Parco), che spiega in maniera approfondita le tecniche di lavorazione. I punti base del merletto sono invece illustrati nel volume “Merletto a fuselli” (Giunti editore).
L’Associazione si occupa del recupero dei merletti antichi liguri, che si lavorano con moltissimi fuselli. Esistono del resto molti tipi di merletti, anche molto più facili da eseguire, che appartengono però ad altre regioni italiane e non sono i tipici pizzi liguri. Prosegue anche l’impegno dedicato alla partecipazione, tramite il Comune di Santa Margherita Ligure, al Progetto Unesco, attraverso il quale si richiede, insieme ad altre città della Penisola, che i merletti italiani vengano riconosciuti quale patrimonio immateriale dell’umanità.
Quando possibile, gli Amici del Tombolo organizzano anche incontri con i ragazzi che frequentano i corsi estivi, che si dimostrano sempre molto interessati all’argomento; prendono parte alla Giornata Mondiale della Merlettaia, resa possibile grazie a facebook e alla creazione di un “filo invisibile” che unisce le merlettaie di tutti i continenti; aderiscono alle Giornate Europee del Patrimonio, presso la biblioteca comunale “Italo Bertoni” a Villa Durazzo, che fa da cornice ai pizzi e alle merlettaie al lavoro, e sono stati invitati al Festival del Turismo Responsabile “Itaca” di Sestri Levante.

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