Sono trascorsi più di 55 anni dal 19 marzo del 1964, da quando un gruppo di ragazzi, i “Ragazzi di Ghiaia”, diede vita per la prima volta, a Santa Margherita Ligure, alla Festa della Primavera, destinata ben presto a diventare una ricorrenza tradizionale e folcloristica al tempo stesso.
Una festa che coniuga l’aspetto burlesco, basato sulla baldoria, ancora un po’ carnevalesca, e quello ritualistico, dall’accensione del falò di San Giuseppe il sabato sera, alla distribuzione gratuita, l’indomani, di frittelle dolci e salate.


Non può naturalmente mancare la musica, quella della banda dei marinai e dei pescatori del quartiere di Ghiaia, in divisa da “Capitan Trinchetto” e con strumenti chiassosi da “rumpi e streppa”, in un festoso corteo goliardico, capace di attirare e incuriosire la gente lungo le vie della città, per salutare idealmente l’arrivo di una nuova (si auspica bella) stagione.
La banda “Rumpi e Streppa” è stata costituita nel 1977: oltre 50 elementi in costume marinaro a righe, con berretto blu e pompon rosso (tranne il presidente che ha colori invertiti), per metà “professionisti in prestito” dalla filarmonica cittadina “Cristoforo Colombo” e dalla banda di Rapallo, che suonano strumenti tradizionali, per l’altra metà musicisti maggiormente improvvisati e alle prese con strumenti originali e improbabili, recuperati tra le mura domestiche.
I preparativi scattano già prima di metà marzo, e nei primi anni ’90 la festa, inizialmente di un solo giorno, è stata prolungata a due e, dal 2004, al sabato sera e alla domenica, è stato aggiunto il venerdì sera. Dal 1998 spazio agli spettacoli pirotecnici e, dal 2002, all’Antica Sparata di San Lorenzo, con scoppio di mortaretti curato dal “Comitato San Lorenzo della Costa”.


L’apice si raggiunge sempre il sabato sera, quando si dà fuoco alla miccia della colombella che accenderà il falò, su cui ardono due fantocci (tra gli anni ’70 e gli anni ’90 sono stati realizzati dal tappezziere sammargheritese Lino Turconi, dagli anni ’90 a oggi da Luca Buzzati, anch’egli tappezziere di Santa Margherita): un maschio, “Tunin”, e una femmina, “Manena”, per salutare l’arrivo della nuova stagione. E, secondo una tradizione un po’ maschilista, per propiziare un anno fortunato, a bruciare per prima deve essere la donna.
Anima della Festa della Primavera sono i componenti dell’omonimo Comitato, i “Ragazzi di Ghiaia”, persone di tutte le età, volontari, che si sono succeduti nel tempo, senza i quali questa festa non avrebbe mai potuto mandare in scena 56 edizioni.
Tra le vere e proprie “istituzioni” della Festa della Primavera i compianti Aldo Massa, scomparso nel 2008, e considerato il vero coniatore della terminologia ghiaiese, e Angelo “Patatino” Macchiavello, mancato alla fine del 2005, mai dimenticati, come gli storici ex presidenti Lorenzo Canessa e Sirio Grassi, e ancora Tony Massa, Marietto Fasano, “Tino” Bottino, Andrein Massa, i fratelli Marengo, e tanti altri ancora.
Il Comitato Festa della Primavera attualmente è formato dal presidente Andrea Bernardin, dal vice presidente Giovanni Andreani, dai consiglieri Carmelo Talìa, Luca Buzzati, Osvaldo Favale, Piero Caprioglio e Federico Angelucci.
L’omonimo Comitato, oltre che alla Festa della Primavera, partecipa attivamente anche ad altri eventi, con lo stesso impegno e la stessa allegria, tutti gli anni in occasione delle principali feste, come Natale, l’Epifania e Carnevale, portando musica e divertimento in giro per la città.
Un Comitato continuamente presente e attivo all’interno del tessuto cittadino, contraddistinto da un forte attaccamento al territorio e da un’attenzione particolare verso le iniziative a forte valenza sociale e benefica.

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