Incontro con il giornalista e scrittore Mario Calabresi, per la presentazione del suo ultimo libro “Quello che non ti dicono”, venerdì 23 luglio alle ore 21 a Villa Durazzo a Santa Margherita Ligure. Presenta Donatella Alfonso, giornalista e scrittrice. Per il pubblico, ingresso (dal piazzale della chiesa di San Giacomo) libero con prenotazione, telefonando allo 0185 472637.

Mario Calabresi, giornalista e scrittore, è stato direttore della «Stampa» e di «Repubblica». È autore della newsletter settimanale Altre/Storie. Da Mondadori ha pubblicato: Spingendo la notte più in là (2007), La fortuna non esiste (2009), Cosa tiene accese le stelle (2011), Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa (2015) e La mattina dopo (2019).

Così l’autore racconta com’è nata l’idea di scrivere “Quello che non ti dicono” e cosa l’abbia ispirato: «“Mi aiuti a scoprire chi era mio padre? Non l’ho mai conosciuto, ma è sempre con me”. Per mesi questa richiesta, arrivata alla fine di una presentazione de “La mattina dopo”, è rimasta sepolta nei miei pensieri. Poi, la mail di un missionario che vive nel deserto algerino mi ha convinto a mettermi in viaggio.

Il padre di Marta scomparve nel 1975 quando lei non era ancora nata, risucchiato nel gorgo del terrorismo che aveva cominciato a insanguinare l’Italia. Carlo Saronio, figlio di una delle famiglie più benestanti di Milano, non aveva ancora ventisei anni quando venne tradito dagli amici con cui condivideva ideali rivoluzionari.

Marta per quarantacinque anni non ha mai fatto domande, immersa in un faticoso silenzio. Ma non si può vivere in eterno con i fantasmi, arriva sempre il giorno in cui dobbiamo fare i conti con le memorie, anche le più dolorose.

Così le ho detto di sì, e ho cominciato un viaggio alla ricerca delle tracce di quel ragazzo che viveva sospeso tra due mondi inconciliabili, che trovò il coraggio di scegliere la sua strada quando era troppo tardi. Scavando nei ricordi di una Milano in cui il passato è ancora presente tra noi, sono riuscito a riannodare i fili di una storia mai raccontata che appartiene anche a me».