Avvio ufficiale delle iniziative natalizie a Santa Margherita Ligure sabato 7 dicembre, a cura del Comune, dell’Ascom, del Civ Costa dei Delfini e del Comitato Festa della Primavera.

Alle ore 11 è previsto il taglio del nastro del Santa Claus Village, tra piazza Vittorio Veneto, via Gramsci e i giardini Vittime delle Foibe, nel quartiere di Ghiaia.

Alle ore 15, in attesa dell’accensione dell’albero di Natale, intrattenimento e merenda con il Comitato Festa della Primavera, alle ore 15.30 spettacolo per famiglie “Magie e…mimo” con Oscar Pistamiglio, proposto dall’associazione Kòres; alle ore 16 lo spettacolo di Cheers Leader a cura delle Rapallo Cheers.

Alle 17.30 l’accensione dell’albero in piazza Vittorio Veneto e alle 18, ai giardini Vittime delle Foibe, l’aperitivo con dj.

Al Santa Claus Village sarà presente anche quest’anno la Casetta degli Elfi, a disposizione dei più piccoli (essendo incustodita è sempre obbligatoria la presenza di un accompagnatore adulto) tutti i giorni sino a lunedì 6 gennaio, giorno dell’Epifania, quando il Village chiuderà i battenti.

Nel pomeriggio di domenica 8 dicembre, alle ore 16, concerto degli auguri della filarmonica “Cristoforo Colombo” di Santa Margherita Ligure nella sala congressi del Grand Hotel Miramare.

Nell’occasione della festività dell’Immacolata esibizione della banda diretta dal maestro Alessandro Cardinali, resa possibile grazie al contributo e al patrocinio del Comune di Santa Margherita Ligure e all’ospitalità della famiglia Fustinoni, proprietaria del Grand Hotel Miramare.

Il concerto degli auguri, in prossimità dell’8 dicembre, è ormai una tradizione che va ad aprire il periodo delle feste di fine anno.

In programma musica dell’Ottocento e del Novecento sia di autori europei (come Tchaycsky, gli Strauss e De Falla) sia del mondo latino americano (Ginastera e Marquez).

Appuntamento quindi per domenica 8 dicembre alle ore 16 nella sala congressi del Grand Hotel Miramare in via Milite Ignoto 30 a Santa Margherita Ligure. Ingresso libero e gratuito.

La mostra mercato “Il bello delle donne liguri”, mercatino di pizzi al tombolo, merletti e manufatti dell’ingegno femminile, oggetti d’arte e di artigianato frutto della creatività femminile, è in programma a Santa Margherita Ligure sabato 7 e sabato 14 dicembre in piazza San Bernardo e in corso Matteotti, dalle 9 alle 18.

Da venerdì 13 dicembre, sino a lunedì 6 gennaio, giorno dell’Epifania, ecco “Natale al Castello con il Bello delle donne liguri”, esposizione di pizzi al tombolo, artigianato e oggetti marinari al castello cinquecentesco di salita al Castello 1.

Orario di apertura: nei giorni feriali dalle ore 15 alle ore 18.30, nei festivi, con orario continuato, dalle ore 10 alle ore 18.30. Il 25 dicembre chiuso, il 1° gennaio aperto solo al pomeriggio dalle ore 15 alle ore 18.30. Eventi a cura dei Servizi Bibliotecari del Comune di Santa Margherita Ligure a ingresso libero.

Appuntamento mercoledì 4 dicembre, alle ore 15, in piazza San Siro, a Santa Margherita Ligure, per “Addobbiamo insieme l’Albero di Natale a San Siro”, iniziativa promossa dal Comitato di Quartiere San Siro, in collaborazione con la Scuola dell’Infanzia di San Siro e il patrocinio del Comune.

Sono invitati a partecipare tutti i bambini della città, a seguire, dopo l’addobbo dell’Albero di Natale, è prevista la merenda nel vicino Parcolà; la manifestazione e l’intrattenimento, per grandi e piccini, proseguiranno sino alle 19.

L’associazione Lady Martina Sportfishing di Santa Margherita Ligure organizza, per domenica 1° dicembre (in caso di maltempo previsto il posticipo a domenica 8 dicembre), un evento a scopo benefico, ovvero la Pescata degli Auguri.

Il programma prevede, dalle ore 14 alle ore 14.45, il ritrovo dei partecipanti nel parcheggio dell’ex area Spertini di via Milite Ignoto. Alle ore 15 inizio della manifestazione, in cui si potrà pescare con tecnica libera e a scelta (eging, spinning, surf casting, bolognese ecc.). Alle 18.45 premiazione a sorteggio nei locali della Casa del Mare in calata porto. A seguire piccolo rinfresco per tutti i partecipanti, con brindisi augurale di buon Natale a base di spumante e panettone.

La quota di iscrizione è di 10 euro, un’eventuale maggiore offerta sarà devoluta all’ospedale Giannina Gaslini di Genova per l’acquisto di materiale post operatorio.

Il Comune di Santa Margherita Ligure promuove Balconi di Natale, un’iniziativa con lo scopo di diffondere lo spirito natalizio in città con l’addobbo di balconi, finestre, davanzali e vetrine.

La partecipazione è libera e gratuita, basta utilizzare addobbi floreali, presepi e altri simboli natalizi di ogni materiale avendo cura di inserire dettagli luminosi.

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SCARICA LA SCHEDA DI PARTECIPAZIONE

Info:
tel. 0185 205401
comunicazione@comunesml.it

 

I giurati:

? Paola Zattera
progettista di giardini e arredatrice, insegnante, dimostratrice e giudice internazionale di composizioni floreali.
Dal 2017 è presidente dell’EDFA Genova, Ente Decorazione Floreale per Amatori, una scuola di composizioni floreali che opera a Genova con una sede distaccata a Santa Margherita Ligure ed in altre 5 città italiane dal 1967.
Ha organizzato a Santa Margherita 2 concorsi internazionali a Villa Durazzo.
Genovese ma risiede a Santa dal 2005.

?Clara Bona
Architetto e giornalista, è nata a Milano, dove vive e lavora, ma ha origini liguri e da sempre Santa Margherita è la sua seconda città.
Qui viene appena può, in tutte le stagioni. Circa 20 anni fa ha creato studio98, uno studio di progettazione e interior design dove lavorano solo donne.
Scrive di arredamento e lifestyle, che sono le sue grandi passioni.
Ama trovare il lato bello in ogni cosa, sempre. Nelle case, nei viaggi, nelle persone.

?Nicolò Cendach
In rappresentanza dell’amministrazione, staff del Sindaco con incarico alla cura del verde pubblico ornamentale del Comune di Santa Margherita Ligure.

 

 

Nell’ambito del progetto Centro di Cultura Musicale, promosso dall’associazione Il Melograno onlus, con la compartecipazione del Comune, sono in programma tre appuntamenti a carattere musicale, previsti per il mese di dicembre a Santa Margherita Ligure.

Domenica 1° dicembre, alle ore 16.30, nella sala Spazio Aperto di via dell’Arco, “Oltre l’operetta: introduzione all’ascolto di Jacques Offenbach”, in occasione dei duecento anni dalla nascita del grande compositore, a cura del musicologo Giuliano Palmieri.

Sabato 7 dicembre, sempre alle ore 16.30, a Villa Durazzo, concerto sulle musiche di Jacques Offenbach di Roberto Mingarini (pianoforte), Chika Sasakawa (soprano), Elisabetta Callai (mezzo-soprano) e Claudio Ottino (baritono).

Domenica 15 dicembre, sempre alle 16.30, a Villa Durazzo, concerto sulle musiche di Jacques Offenbach di Dennis Ippolito (pianoforte) e Matilda Colliard e Simone Cricenti (duo di violoncelli).

L’ingresso per il pubblico è libero.

Per salutare il 2018 e dare il benvenuto al 2019 Santa Margherita Ligure dà l’appuntamento al Santa Claus Village nella zona di Ghiaia con cabaret e musica. Per il food e i regali last minute ci sono le casette del Santa Claus Village.

Programma:

Ore 22:00 Spettacolo di cabaret con Andrea di Marco e Andrea Carlini

dalle 23:00 dj set in consolle: Miguel Garji from Ibizia Global Radio (deep fusion, 134 bpm) Mateo Ponzano from Radio Studio Più

Giovedì 27 dicembre 2018 | Chiesa di San Giacomo di Corte, ore 21 | Ingresso libero

 

Storia
“Petite messe solennelle”, a quattro parti, con accompagnamento di due pianoforti, e di un armonium. Composta per la mia villeggiatura di Passy (nota: località presso Parigi). Dodici cantori di tre sessi, uomini, donne e castrati, saranno sufficienti per la sua esecuzione. Cioè otto
per il coro, quattro per il solo, in totale di dodici cherubini: Dio mi perdoni l’ accostamento che segue. Dodici sono anche gli Apostoli nel celebre affresco di Leonardo detto La cena, chi lo crederebbe! Fra i tuoi discepoli ce ne sono alcuni che prendono delle note false! Signore, rassicurati, prometto che non ci saranno Guida alla mia Cena e che i miei canteranno giusto e con amore le tue lodi e questa piccola composizione che è, purtroppo, l’ultimo peccato della mia vecchiaia”, (Gioachino Rossini, Passy, 1863)

Rossini abbandonò la composizione di opere liriche dopo il successo ottenuto con la sua ultima composizione per il teatro, il Guglielmo Tell (1829). Da allora, quando aveva trentasette anni, si dedicò ugualmente alla composizione dedicandosi però alla musica da camera e sacra senza pubblicare alcun lavoro eppur lasciando capolavori specialmente in àmbito sacro.
Di questi, due sono considerati tra i migliori capolavori della musica del XIX secolo: lo Stabat Mater, composto nel 1841, e la Petite messe solennelle, composta nel 1863, cinque anni prima della sua morte ed ultimo peccato di vecchiaia, come il compositore amava definire i suoi lavori di età senile.

Della Petite Messe Solennelle sopravvivono due fonti. La prima, il manoscritto autografo “di Pesaro” e la seconda, il manoscritto “Pillet-Will”, redatto per la dedicazione (14 marzo 1864) della cappella privata del conte e della contessa Pillet-Will, amici di Rossini, nella loro residenza di Passy, vicino Parigi.

Le differenze tra le due non sono di grande entità ma confermano la destinazione essenzialmente cameristica della composizione. L’attenzione di Rossini nei confronti della qualità timbrica vocale e strumentale, in una dimensione raccolta, si ripercuote anche nella versione orchestrale della stessa messa che il pesarese curò personalmente. Rossini la volle anche orchestrare, nel 1867, perché spinto da più parti ma, soprattutto, per evitare che se l’orchestrazione fosse stata fatta da qualcun altro musicista dopo la sua morte, l’opera non avrebbe avuto quella caratteristica per cui la scrisse.
La Petite messe solennelle fu scritta per dodici cantanti, di cui quattro solisti, due pianoforti e un armonium.

Ecco dunque che la Petite messe può essere considerata il testamento spirituale di Rossini, forse già presago della sua prossima morte.

La messa è “solenne” perchè usa tutto il testo liturgico, impiega solisti e coro ed è ampiamente sviluppata; è al contempo “piccola” perché si serve di un limitato numero di esecutori: è proprio in questo carattere che risiede la novità e l’eccezionalità dell’opera.

La messa fu eseguita per la prima volta privatamente il 14 marzo 1864 con Carlotta Marchisio e
Barbara Marchisio, a Saint-Georges (Parigi) presso la cappella di famiglia della contessa Louise Pillet-
Will, moglie del banchiere Pillet-Will e dedicataria della composizione.

Interpreti quattro celebri cantanti del parigino Théâtre Italien: le sorelle Carlotta e Barbara Marchisio – soprano e contralto preferite dal compositore – il tenore Italo Gardoni e il basso Louis Aignez. Il coro era costituito da cantori scelti fra i migliori allievi del conservatorio. Pianisti Georges Matthias – allievo di Chopin e docente del conservatorio – e Andrea Peruzzi che accompagnava spesso i cantanti nelle riunioni in casa Rossini. All’harmonium Aalbert Lavignac, che sarebbe diventato un influente teorico e docente. Rossini voltava le pagine a Matthias, il violoncellista Gaetano Braga a Peruzzi.
Fra gli ospiti di questa esecuzione “privata” numerosi compositori come Meyerbeer, Auber, Thomas, Carafa; il primo si dice che applaudisse e si agitasse come «san Lorenzo sulla gratella» (Jouvin), mentre il nervoso Auber non smise un momento di rosicchiarsi le unghie. Rossini raccolse calmo e soddisfatto i complimenti e tornò a casa a piedi.

Il giorno successivo la Petite Messe fu presentata a un pubblico più numeroso e mondano. Tornarono i compositori, c’erano altri musicisti e cantanti, i critici musicali, ambasciatori, il nunzio apostolico, ministri e aristocratici. Pare che non ci fosse però l’autore: alla sua arte e alla sua ultima pagina lunghi applausi, recensioni entusiastiche e nuove onorificenze.

L’anno dopo si fece un’altra esecuzione della messa in casa Pillet-Will; mai però il manoscritto uscì da quelle mura o fu pubblicato vivente il compositore. In queste prime esecuzioni la messa non
comprendeva “o salutaris hostia”, parte aggiunta successivamente e affidata al soprano.
Come detto, Rossini stesso preparò la versione con orchestra della Petite Messe Solennelle, si legge in alcune fonti, per evitare che qualcun altro lo facesse al suo posto: la nuova partitura fu terminata nei primi mesi del 1867, ma anch’ essa non fu mai eseguita prima della morte del compositore (13 novembre 1868). La vedova, Olympe Pélissier, vendette quindi i diritti di esecuzione della versione con orchestra all’ impresario Maurice Strakosch, che presentò l’opera al Théâtre Italien di Parigi il 24
febbraio 1869 per poi trascinarla in tournée in tutto il mondo, con l’unico obiettivo di tramutare le ultime note di Rossini in denaro contante, essendo la partitura orchestrale, sebbene scritta secondo la moda del tempo, assai meno felice dell’originale delicata versione. Ulteriore sfortuna accompagnò la versione per orchestra della messa di Rossini: gli inevitabili paragoni della critica e del pubblico con i precedenti modelli sacri di Liszt e Berlioz e poi col Requiem di verdi e con Eine Deutsche Requiem di Brahms, opere sin dal principio congegnate per ampie masse corali e orchestrali.

Quindi dopo la prima pubblica del 1869 nel Théâtre-Italien di Parigi nella seconda versione con Marietta Alboni le successive esecuzioni furono nel Teatro Comunale di Bologna come Messa solenne diretta da Emanuele Muzio e nel 1878 nel Teatro Regio di Parma.

Nel 1942 avviene la prima nella Basilica di Santa Croce di Firenze diretta da Vittorio Gui con Maria Caniglia, Ebe Stignani e Tancredi Pasero, nel 1965 a Bologna diretta da Leone Magiera, nel 1968 al Palazzo Ducale di Venezia diretta da Ettore Gracis con Luisa Maragliano e Raffaele Arié, nel 1972 nella Reggia di Versailles con Mario Rossi (direttore d’orchestra) ed Aldo Ciccolini, nel 1979 a Parma
diretta da Romano Gandolfi con Antonio Savastano, nel 1983 alla Piccola Scala di Milano diretta da Gandolfi con Giorgio Surjan e nel 1992 nel Teatro Rossini di Pesaro e nella Chiesa di Santa Croce in Gerusalemme di Roma.

Manoscritto fantasma, parola di musicologo

“Il lavoro di revisione della versione originale della Petite messe solennelle da parte del musicologo statunitense Philip Gossett è stato piuttosto laborioso e, per molti versi, fortuito.

Come lo stesso Gossett ha raccontato in un’intervista, Rossini, per disposizione del committente, fece rappresentare l’opera nella cappella privata del conte Pillet-Wills. Al termine della rappresentazione, il compositore diede al conte una copia del manoscritto per coro, solisti, due pianoforte ed armonium.

In anni recenti, il ricercatore statunitense ha avuto non poche difficoltà nel rintracciare a Parigi gli eredi Pillet-Wills. Solo fortuitamente, nel corso di una colazione di lavoro alla Chicago University è entrato in contatto con persone che conoscevano personalmente esponenti della famiglia parigina i quali, occasionalmente, avrebbero dovuto recarsi negli Stati Uniti di lì a poco tempo. Fu così possibile per Gossett conoscere gli eredi Pillet-Wills e rendere loro visita nel maniero di famiglia a nord di Parigi, onde recuperare una copia del prezioso manoscritto.

La versione originale della Petite messe è stata presentata per la prima volta in tempi moderni al
Rossini Opera Festival di Pesaro nel 1997 e l’esecuzione ha avuto come giusta dedica la memoria del conte Jacques Pillet-Wills, morto un anno prima”.

Domenica 23 e domenica 30 dicembre | vie cittadine | dalle 16:00

Bellissime piante ornamentali sono animate ciascuna da un performer nascosto all’interno. i mimi interagiscono a sorpresa col pubblico, e sapranno creare situazioni comiche e grottesche.

ideato nel 2007, la ‘compagnia teatro scalzo’ di Genova, ha avuto modo con questa idea grottesca di partecipare ai festival ed eventi famosi in tutto il mondo, tra cui:

Festival Internazionale Corea del Sud 2015

Eventi pubblicitari Fiat Milano 2014

Matrimonio Indiano Savelletri 2014

Festival Internazionale Bucarest ROMANIA 2014

Matrimonio stilista Missoni Varese 2012

Carnevale di Venezia 2010

Carnevale di Venezia 2009